HLM2 di Nairobi, trasparenza e opendata centrali nel dibattito sull’efficacia della cooperazione
Si è appena
concluso l’HLM2 (Second High-level
Meeting of the Global Partnership
for Effective Development Cooperation), organizzato a Nairobi dal 28 Novembre
al 1 Dicembre 2016 e che ha visto la partecipazione e la mobilitazione di
governi, organizzazioni e attori della società civile. L’obiettivo principale dell’incontro si è
concentrato sull’analisi di strategie per migliorare ed aumentare l’impatto della
cooperazione allo sviluppo nei prossimi 15 anni, rendendo così più chiari gli
impegni e le azioni a livello internazionale e più efficienti gli aiuti.
L’HLM2 è stata l’occasione
per creare spazi di approfondimento analizzando i casi di successo, per identificare
approcci nuovi e innovativi così da aumentare le pratiche di sviluppo
sostenibile e, infine, per mettere al centro dell’attenzione la Partnership
globale affinché possa contribuire all’implementazione degli SDGs (Sustainable Development Goals) e dell’Addis Ababa Action Agenda.
L’Agenda 2030,
infatti, chiama all’azione tutti gli attori a livello globale ed ha l’obiettivo
di migliorare qualità, efficienza, impatto della loro cooperazione raggiungendo
così gli obiettivi prefissati.
In questo quadro
si inserisce anche IATI (International
Aid Transparency Initiative), che dal 2011 fa parte della GPEDC (Global
Partnership for Effective Development Cooperation) ed è il punto di riferimento
nel percorso verso la trasparenza.
IATI lavora per
assicurare che tutte le informazioni sulle risorse destinate allo sviluppo
inserite da governi e donatori, Paesi emergenti, organizzazioni della società
civile e settore privato siano trasparenti, di buona qualità e accessibili a
tutti.
IATI permette di
raggiungere un’efficienza della cooperazione allo sviluppo attraverso:
Pianificazione di budget e risorse: lo standard permette ai
donatori di mostrare in anticipo le cifre destinate agli aiuti, cosicché i
governi dei Paesi emergenti siano in grado di pianificare meglio le azioni
future.
Informazioni aggiornate: i dati possono essere
inseriti ogni quadrimestre, mensilmente o addirittura quotidianamente, un
elemento cruciale soprattutto nelle emergenze umanitarie.
Immagine completa: IATI permette di
registrare diversi tipi di risorse destinate allo sviluppo.
Risultati reali: le organizzazioni
possono pubblicare i dati sull’impatto realizzato dalle specifiche attività.
Informazioni comparate: le organizzazioni
inseriscono i dati in un formato comune che permette facilmente di comparare
informazioni diverse.
All’HLM2 è stata
confermata la centralità dei percorsi verso una maggiore trasparenza della
cooperazione e la necessità di rafforzare le esperienze open data e lo sviluppo
di strumenti online come d-portal, un nuovo portale per
trovare più facilmente dati su attività, settori o eventi di cooperazione.
Altro capitolo importante è il supporto ai governi partner per arrivare all’inserimento
dei propri dati in formato IATI, in modo da garantire una migliore mappatura dell’implementazione
degli SDGs e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Venerdì 2 Dicembre 2016