I Dati OCSE 2015 a portata di analisi
Dal 14
aprile scorso sono disponibili i dati OCSE DAC relativi ai fondi
destinati all’aiuto allo sviluppo nel 2015. I dati sono suddivisi
per tematiche e possono essere visualizzati attraverso interessanti mappe,
grafici ed info-grafiche. Gli argomenti attraverso cui si può osservare la
situazione degli aiuti sono variegati: si possono analizzare i dati di agricoltura,
educazione, genere, salute, clima, acqua e sanità ma è anche possibile
esplorare le statistiche guardando al flusso degli aiuti, ai Paesi donatori o a
quelli dei recipients.
I fondi per
l'aiuto allo sviluppo nel 2015 hanno raggiunto quota 131,6 miliardi di dollari,
con un incremento del 6,9% dal 2014, che si riduce però ad un piccolo 1,7% al
netto dei costi per l’accoglienza dei rifugiati contabilizzati da molti
Paesi donatori, soprattutto in Europa, in quota APS.
L’aiuto
pubblico allo sviluppo (APS) dei 28 paesi del DAC in media rappresenta lo 0,30%
del reddito nazionale lordo, pari al 2014. I dati 2015 mostrano che gli
aiuti bilaterali ai paesi più poveri sono aumentati del 4%, in linea con gli
impegni presi dei donatori DAC per invertire la tendenza alla diminuzione
registrata negli ultimi anni.
I fondi
spesi per l’accoglienza dei rifugiati nei paesi donatori hanno rappresentato il
9,1% dell'APS nel 2015, rispetto al 4,8% nel 2014. Questi aiuti non sono stati spesso
sottratti ai fondi per i programmi di sviluppo, ma circa la metà dei paesi
donatori ha usato soldi fuori bilancio per coprire i costi dell’assistenza ai
rifugiati.
Solo sei dei 28 paesi del DAC, Danimarca, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia,
Svezia e Regno Unito, hanno raggiunto l’obiettivo prefissato dalle Nazioni
Unite di mantenere gli APS uguali o al di sopra dello 0,7% del PIL.
L’Italia
scala posizioni tra i paesi del G7 in materia di aiuti ai paesi in via di
sviluppo (APS), ma lo fa solo grazie a una regola contabile. Secondo i
dati resi noti il nostro Paese non è più la cenerentola della cooperazione tra
le sette grandi potenze. Tuttavia, secondo un’analisi effettuata da ActionAid, la performance dell’Italia è falsata dalla
grande componente allocata sotto la voce “Refugees in donor countries”, che
comprende le spese sostenute dai Paesi donatori all'interno dei confini
nazionali per assistere i rifugiati. Questi costi non corrispondono però ad
alcun reale trasferimento a favore dei Paesi in via di sviluppo.
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diverse visualizzazioni dei dati OCSE DAC
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dati OCSE sull’aiuto allo sviluppo del 2015
Martedì 3 Maggio 2016